domenica 6 febbraio 2011

Il vaccino antipolio orale (OPV o SABIN) e la retromutazione

Questo è il terzo post dedicato alla polio. Gli altri che ho scritto finora sono:


Prima di cominciare con il tema del presente post, vorrei aggiungere una notizia che riguarda il post precedente sulla polio, quello in cui avevo esaminato l'argomento dell'epidemia in Indonesia dopo lo tsunami.
Avevo scritto al Dr. David Hipgrave che ai tempi dell'epidemia era il direttore dei programmi per la salute e la nutrizione dell' UNICEF  Indonesia (attualmente è il direttore per la salute, la nutrizione, l'acqua, l'ambiente e l'igiene dell'UNICEF Cina) che nel frattempo mi ha mandato del materiale. Mi ha risposto che nella regione di Aceh (che è quella maggiormente colpita dallo tsunami) la copertura per la terza dose del vaccino DTP (difterite, tetano e pertosse) era del 48,5%. Questo dato era stato rilevato durante un'indagine fatta nel settembre 2005, 9 mesi dopo lo tsunami. Il Dr. Hipgrave mi ha spiegato che la copertura del vaccino DTP e del vaccino contro il morbillo è indicativa  anche per la copertura per OPV3 (3 dosi di antipolio orale) perché i vaccini che fanno parte dell'EPI (Expanded Programme on Immunization) vengono somministrati insieme. Ha anche sottolineato che la regione di Aceh non era l'unica in Indonesia con una copertura vaccinale così bassa.






Dai dati che mi ha mandato si vede che nella regione Aceh ci sono stati un totale di 6 casi (il primo risale al 31 agosto 2005 e l'ultimo al febbraio 2006 che era anche l'ultimo dell'epidemia in Indonesia). Da allora non ci sono più stati casi di polio, fino ad oggi, grazie alle vaccinazioni di massa.


Spero di essere riuscita a dimostrare che anche l'argomento degli anti-vaccinisti  riguardo all'epidemia di polio in Indonesia dopo lo tsunami è da scartare. 

Oggi parlerò della caratteristica del virus contenuto nel vaccino orale di riacquistare la virulenza, attraverso una retromutazione. Questo rarissimo evento viene molto spesso riportato dagli anti-vaccinisti come esempio della "pericolosità" dei vaccini in generale.

Premetto che, come avevo già scritto negli altri post, in Italia nel giugno 2002  il vaccino orale SABIN è stato sostituito dal SALK che contiene virus inattivati e che quindi non può in nessun modo provocare la paralisi.


Parto, come al solito, dal libro "bambini super-vaccinati" del dott. Eugenio Serravalle. A pagina 106, nel capitolo sulla polio si legge:

"Un esempio di epidemia da virus vaccinico è quella verificatasi nella Repubblica Dominicana e Haiti negli anni 2000-2001 (1). Furono notificati 17 casi in bambini di età inferiore ai 6 anni; di questi, sei erano stati completamente o parzialmente vaccinati, sei non lo erano, nulla si sa degli altri cinque. La malattia fu causata da un virus di tipo 1 utilizzato nella campagna vaccinale e rimasto in circolo nell'ambiente, attraverso l'eliminazione con le feci. Anche qui era accaduto che il virus vaccinale aveva modificato la sua struttura genetica, e aveva riacquistato le caratteristiche di neurovirulenza. E' un fenomeno oggi ben conosciuto (2): i virus del Sabin sono in grado di mutare e provocare epidemie da virus definiti "Sabin-like": è avvenuto nei Caraibi, nelle Filippine, in Angola, in Madagascar, in Indonesia, in Cambogia, in Niger, in Myanmar e in Nigeria, paesi con condizioni igieniche tali da favorire la trasmissione oro-fecale (3)"

E' vero che nei paesi elencati ci sono state epidemie di polio in cui i virus contenuti nel vaccino orale avevano riacquistato la virulenza, diventando in tutto e per tutto poliovirus selvaggi. Ma riportare il fatto come lo fa l'autore del libro, senza ulteriore spiegazione e senza far vedere il quadro intero non permette al lettore di dare il giusto peso all'informazione.

Da notare il paradosso nell'essere contrari al vaccino, negare i suoi meriti nella forte riduzione (99% a livello mondiale) e eliminazione della polio dalla maggior parte dei paesi, per poi gridare "al lupo, al lupo!", quando lo stesso identico virus appare in una popolazione, per il solo fatto che la sua origine è il vaccino.

Mi spiego meglio: se in una popolazione circolano i poliovirus del tipo non attenuato e quindi pericoloso, in fin dei conti a livello di gestione dell'epidemia e di pericolo per la popolazione non importa da dove provengono, hanno la stessa modalità di trasmissione, entrambi possono causare la paralisi e per entrambi esiste un solo modo per proteggere i bambini: immunizzarli con la vaccinazione.


Secondo gli antivaccinisti invece il poliovirus selvaggio è sparito  da solo (perché non potrebbero mai ammettere che i vaccini c'entrano in qualche modo) ma il poliovirus con le stesse identiche caratteristiche diventa all'improvviso un pericolo come se fosse in qualche modo un supervirus. Ma una popolazione che si era già liberata dal poliovirus selvaggio con le proprie forze (come affermano loro), senza l'aiuto del vaccino in quanto "inefficace", perché ora all'improvviso la stessa gente si trova gravemente minacciata dal virus proveniente dal vaccino? Non dovrebbe essere in grado di resistergli come aveva fatto - secondo la teoria degli antivaccinisti - con il virus selvaggio diversi anni prima? Se la popolazione non riesce a confrontare il virus virulento mutato dal vaccino, come aveva fatta allora a liberarsi dal virus selvaggio?

Vediamo ora quali sono i presupposti conosciuti per far nascere un'epidemia causata da virus proveniente dal vaccino.

Principalmente ce ne sono due:

1) la circolazione del poliovirus selvaggio dev'essere stata interrotta
2) la copertura vaccinale dev'essere molto bassa per tempi prolungati


Finora in tutte le epidemie da virus vaccinale c'erano questi presupposti. Quando la copertura è molto bassa e il virus selvaggio non circola più, il virus vaccinale che incontra in continuazione suscettibili (= non vaccinati)  ha molte occasioni di replicarsi. Con il passare del tempo i virus attraversano una mutazione graduale finchè un brutto giorno la progenie del virus vaccinale avrà riacquistato la piena forza del virus selvaggio, quello contro cui il vaccino è diretto in primo luogo. E da quel momento si comincia a notare la circolazione del virus vaccinale che per anni era silente: diventa evidente quando viene diagnosticato il primo caso di paralisi.

Appena c'è la prima segnalazione, si organizzano le vaccinazioni di massa per proteggere contemporaneamente tutti i bambini dalla polio. In questo modo le epidemie vengono fermate. La linea genetica dei virus mutati si estingue in mancanza di suscettibili, grazie all'immunità della popolazione indotta dal vaccino.

Finora non è mai stata notificata un'epidemia da virus del vaccino in zone con alta copertura vaccinale. 

Tutte queste spiegazioni si possono per esempio leggere nel documento che il dott. Serravalle stesso cita nel suo libro come fonte per l'esempio dell'epidemia nella Repubblica Dominicana e Haiti. Perciò si presume che abbia letto quel documento cioè:


Poliomyelitis Dominican Republic and Haiti, "Weekly Epidemiolocical Record" 2000 n. 75 pag. 397

Invece ha preferito riportare da questo Weekly Epidemiological Report (WER) unicamente l'informazione che ho citato sopra. Lui scrive però alcune cose che non corrispondono a quello che si legge nel Weekly Epidemiological Report a cui fa riferimento:

"Furono notificati 17 casi in bambini di età inferiore ai 6 anni; di questi 6 erano stati completamente o parzialmente vaccinati, 6 non lo erano, nulla si sa degli altri 5."
 Nel documento originale si legge invece: 
"Between 12 July and 18 November, a total of 19 persons with acute flaccid paralysis (AFP) have been identified in the Dominican Republic (including 3 laboratoryconfirmed cases with poliovirus type 1 isolates). Sixteen (84%) AFP cases are less than 6 years of age, and the age distribution ranges from 9 months to 21 years. All cases are either unvaccinated (14) or inadequately vaccinated (5). In Haiti, one single laboratory-confirmed poliovirus type 1 case has been reported to date, with paralysis onset on 30 August. This case is aged 2 years and was inadequately vaccinated. Despite intensive case-finding activities, no additional cases have been identified to date." [grassetto aggiunto] 


Traduzione:


"Fra il 12 luglio e il 18 novembre nella Repubblica Dominicana sono stati identificati un totale di 19 persone con paralisi flaccida acuta (AFP), (di cui in 3 sono stati isolati poliovirus del tipo 1). Sedici (84%) casi di AFP hanno meno di 6 anni. La fascia di età va da 9 mesi a 21 anni. Tutti i casi sono o non vaccinati
(14) o non adeguatamente vaccinati (5).
A Haiti, ad oggi, il poliovirus del tipo 1 è stato confermato in un singolo caso, con esordio della paralisi il 30 agosto. Si tratta di un bambino di 2 anni, non adeguatamente vaccinato. Nonostante intense ricerche, ad oggi non sono stati individuati ulteriori casi."


Quindi su 19 casi  di paralisi flaccida 14 non erano stati vaccinati e 5 non erano adeguatamente vaccinati. Non ho trovato traccia dei "6 completamente o parzialmente vaccinati " e nemmeno dei 6 "di cui non si sa nulla". Nel WER dicono invece che fra i casi di paralisi flaccida nessuno era stato completamente vaccinato, cioè nessuno aveva completato il ciclo di vaccinazione di base.

Un'altra frase importante da quel report:
The differences in nucleotide sequences among outbreak isolates suggest that the virus has been circulating for about 2 years in an area where immunization coverage is very low, and that the virus had accumulated genetic changes that restored the essential properties of wild poliovirus.
Traduzione:

Le differenze di sequenze nucleotidiche tra i virus isolati durante l'epidemia suggeriscono che il virus sta circolando da circa 2 anni in un area con una copertura vaccinale molto bassa [grassetto aggiunto], e che aveva accumulato mutazioni genetiche e così riacquistato le proprietà essenziali del poliovirus selvaggio.

The key factor for control of circulating OPV-derived viruses is the same as that
required for control of circulating wild polioviruses: achieving and maintaining high immunization coverage. No evidence for circulation of OPV-derived virus has ever been found in any area with high coverage. The current outbreak is a powerful reminder
that even polio-free areas need to maintain high coverage with polio vaccine until global polio eradication has been achieved.
Traduzione:

Il fattore chiave per il controllo dei virus derivati dal vaccino OPV è lo stesso che è  necessario per il controllo della circolazione dei poliovirus selvaggi: raggiungere e mantenere  un'alta copertura vaccinale. Nessuna evidenza per la circolazione del virus da vaccino OPV è mai stata trovata in aree con un elevato tasso vaccinale. L'epidemia in corso è un potente richiamo che anche le zone polio-free devono mantenere elevata la copertura vaccinale antipolio, finchè non sarà stato raggiunto l'obiettivo dell'eradicazione. 

Questo rischio del vaccino OPV va comunque visto nel contesto e soppesato con i grandissimi vantaggi del vaccino antopolio orale. Cito dal sito dell'OMS:
  • Negli ultimi 10 anni in tutto il mondo (al settembre 2007), sono stati somministrati più di 10 miliardi di dosi di vaccino antipolio orale a più di 2 miliardi di bambini. 
  • Nello stesso periodo, in 9 paesi ci sono stati nove focolai causati da virus vaccinale (VDPV), in comunità con bassa copertura vaccinale, provocando un totale di 200 casi di polio. 
  • Nello stesso lasso di tempo, più di 33 000 bambini sono stati paralizzati da poliovirus selvaggio mentre oltre 6,5 milioni di casi di polio sono stati evitati grazie al vaccino antipolio orale
Come si può vedere, un singolo fatto che, inserito nel quadro globale ha un determinato significato, aquista - se strappato dal contesto - un immagine estremamente distorta.

La caratteristica del vaccino OPV di poter mutare e diventare nuovamente virulento e capace di circolare nella popolazione, quando le circostanze sono favorevoli (vedi sopra), viene naturalmente messo in conto dagli esperti che lavorano all'eradicazione della polio ed è parte integrante del piano di eradicazione.

Per approfondire:
Polio vaccines and polio immunization in the pre-eradication era - WHO position paper
Weekly Epidemiological Report n. 85    4 giugno 2010, p. 213 - 228

Who - Online Q&A
 What is Vaccine Derived Poliovirus



Nessun commento:

Posta un commento